Chi semina raccoglie

Finalmente siamo partiti, nonostante il debilitante iter tecnico-burocratico che assomiglia un tantino al gioco dell'oca.  Da qualche settimana la Corte di Vitriola è una Società Agricola Multifunzionale  regolarmente costituita, quindi in grado di assumersi le responsabilità che le competono. 

Del resto, costruire ex-novo un'impresa agricola è tutt'altro che una passeggiata, soprattutto qui in montagna. Ci sta. Intraprendere nel mondo dell'agricoltura è un atto di enorme responsabilità: dal come si gestiscono i boschi e si coltivano i campi, al come si allevano gli animali. Per non parlare di come si trasforma o si conserva il cibo.

Ci sono voluti tre anni di studio preparatorio per mettere insieme la trama e le tappe di un percorso che prevedesse il montaggio -in chiave moderna- di una piccola fattoria contadina dotata di alcune decine di ettari di terreno agricolo e di una Domus adeguatamente attrezzata. La particolarità del nostro progetto è che le attività dell'azienda agricola dovranno entrare in sinergia  con quelle di un Centro Servizi a conduzione familiare: un progetto pilota di telelavoro a domicilio che quest'anno ha compiuto i suoi primi vent'anni di vita. 

Eh già, lavorare e vivere in famiglia a chilometri zero e per di più dalla montagna: è complicatissimo, ma si può fare. Per riuscirci bisogna guardare molto in avanti e anche in profondità, consapevoli dei tanti rischi che sono insiti nell'imprenditorialità.

Occorre saper cambiare con non poca fantasia e con tanta, ma tanta determinazione. Noi ci proviamo e a nostro modo.

Le tappe fondanti del (lungo) percorso sono:

Prima tappa: lancio e sviluppo delle attività agricole improntate ai principi ed alle buone pratiche dell'Agricoltura contadina,   come la gestione responsabile delle risorse boschive e prative, la coltivazione e la trasformazione naturale del cibo, l'allevamento naturale e responsabile degli animali

Seconda tappa: lancio e sviluppo delle attività connesse rientranti nell'ambito dell'Agricoltura Sociale e del Turismo Sportivo e Naturalistico (scuola e palestra a cielo aperto), al fine di realizzare una piattaforma logistica, tecnologica e ricreativa, in grado di erogare servizi (anche avanzati) rivolti alla comunità locale e all'area metropolitana.

Il sottostante:

- sperimentazione di alcune forme di Economia collaborativa e di Economia circolare attinte dal retaggio della tradizione locale;

- sperimentazione di un Patto generazionale (genitori-figli) improntato sui valori dell'inclusività, della solidarietà e della reciprocità.

 Per la nostra famiglia è l'inizio di un nuovo capitolo del suo vivere in montagna, forse il più complesso, ma al contempo quello più affascinante.