Una "Scuola a Cielo Aperto” a misura di bambino


Partendo da una concezione che pone il bambino e le sue naturali competenze al centro del processo di apprendimento, un gruppo di genitori, spronati da una mamma psicologa infantile, ha sperimentato, dopo l'appassionata lettura della "Scuola nel bosco" di Michela Schenetti, una giornata nel bosco ospitati dall'azienda agricola "Corte di Vitriola", una start up agricola a carattere familiare che si propone di reinterpretare- in chiave moderna- i principi e le buone pratiche dell'agricoltura contadina, coniugati alla funzione sociale che l'agricoltura stessa può svolgere nella comunità in cui opera. 

La natura: la maestra migliore
In questo contesto, armati di bambini di età compresa tra i 12 mesi e i 5 anni, un gruppo di genitori (trenta/quarantenni che nella vita fanno di tutto: un po' educatrici, infermieri, istruttori sportivi, musicisti, commessi, fotografi, ecc, lottando tra precariato e dubbi esistenziali) sono stati accolti da una ricca colazione di benvenuto a base di centrifugati e prodotti da forno fatti in casa.

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Sulla tavola imbandita al centro del giardino, sotto gli occhi delle vere padrone di casa, ossia un gruppo di galline nostrane e alcune moroseta (che abitano sotto un pergolato di glicini e rose), tanta frutta di stagione.

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E' solo l'inizio di una maratona che avrebbe lo scopo di educare all'alimentazione naturale, ma che prima di tutto motiva alla salita tra orti e terrazzamenti ricchi di angoli suggestivi. Fino al Bosco, il nostro agognato maestro.

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Nonostante qualche nuvola, la giornata procede senza intoppi atmosferici, anche se Mamma Natascia (di professione educatrice) ci ricorda che "non esiste il tempo sbagliato ma solo l'abbigliamento sbagliato".

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Scortati dall'affidabilissimo cane Napoleone, bimbi e genitori si fanno strada tra le meraviglie del bosco: asparagi selvatici, fiori di campo, ragni grandi e piccoli, farfalle coccinelle e tanti strabilianti sassi e tesori.

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Mentre i bambini più grandi scoprono "percorsi temerari", i piccolini si lasciano avvolgere dalla magia di odori, suoni, colori e consistenze. Scavano, assaggiano, scrutano. E tutti, provvisti di un piccolo sacchetto, si cimentano nel raccogliere piccole sorprese da condividere poi nella radura superiore.

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Nonno Gino e Napoleone ci conducono infatti in uno spazio ricavato tra gli alberi, con accoglienti balle di fieno, comode sedute per noi provatissimi adulti, nuovi stimolanti percorsi per i piccoli instancabili esploratori.

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Prima di fermarsi i bimbi più grandi si accorgono di un sentierino che sale nell'intrico degli alberi e delle relative nuove sorprese: seguendo il volo degli scarabei si fermano sotto un albero avvolto dall'edera, le cui radici formano una curiosa tana.

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Ci fermiamo tutti, ad ascoltare il suono del Bosco. Abbracciamo gli alberi, carezziamo la loro umida e ruvida corteccia, seguiamo il ritmo di piccole formiche che percorrono invisibili percorsi e appoggiamo l'orecchio sulle piante per sentirne il respiro.

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Dopo un confronto curioso sul contenuto dei sacchetti i bimbi grandi lasciano i piccoli a soppesare le loro scoperte e si lanciano in una corsa perdifiato per la discesa erbosa.

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Seguiti alla spicciolata dai vari genitori, tutti ritornano al "campo base" dove Nonna Barbara e l'amica Patrizia ci aspettano con nuove teglie di focaccia, pizza e gnocco per una visita guidata ai due pollai.

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Insieme a lei i bambini raccolgono le uova e dopo una vera scorpacciata di insalate dell'orto e marmellate della casa, i bambini colorano alcune uova (sode per l'occasione) per una sfida all'ultimo guscio di "coccin coccetto " contro i papà. 

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Ristorati da un indispensabile caffè i genitori lasciano giocare all'aperto i bimbi coi Nonni e Napoleone e si riuniscono per un consuntivo dell'esperienza. Come ogni ricerca azione che si rispetti, di quella daremo un resoconto serio! Serissimo! 

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Perché ora che ci siamo fatti avvolgere dal Bosco, non lo lasceremo solo troppo a lungo. Vogliamo costruire insieme a Lui la nostra "scuola a cielo aperto" non solo per noi, ma per quanti credono che i bambini si educano... e non "si insegnano".

Un ringraziamento particolare va a mia sorella Kicki e a papà Giuseppe per le bellissime fotografie. 

Baci
Mamma Sara

 Mi presento: sono Sara Facchini, psicologa e psicoterapeuta. Nella vita faccio la psicologa infantile, ma per arrivarci mi sono cimentata in "di tutto un po'" tra cui l'educatrice, la ricercatrice e altra roba così. La mia grande passione sono la scrittura, la lettura, l'educazione e la natura. Amo la quiete e gli animali e credo fermamente che lo Spirito che ci abita sia più forte di tutti gli errori che come Esseri Umani possiamo commettere. Ho una visione ecologica dell'esistenza e spero un giorno che tutto ciò che amo e in cui credo si riuniscano permettendomi di vivere come la Natura ci insegna: con dei ritmi sostenibili e una dimensione Umana.